Genesi di pace. I giovani, la solidarietà e gli aiuti umanitari – In un periodo in cui il mondo è attraversato da più di 50 conflitti armati è necessario mobilitarsi affinché la logica del dialogo e del rispetto prevalga su qualsiasi forma di violenza e prevaricazione. Si apre così il Convegno che si è svolto ad Avezzano venerdi 9 maggio. Un evento organizzato dall’Associazione Help senza confini, già da molti anni impegnata nella realizzazione di progetti umanitari in Ruanda, Burundi, Senegal e Congo. Nella Sala Nicola Irti, alla presenza di numerose persone, si sono succeduti gli interventi di quattro giovani relatori con alle spalle significative esperienze nel mondo del volontariato. Mara Longo, Sandra Silveri, Domenico Orlandi e Saverio Di Vito hanno saputo dare voce allaPace e alla solidarietà. Le parole di Mara Longo che ha partecipato a una missione umanitaria a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, dove è in corso un conflitto che sta causando migliaia e migliaia di vittime, hanno fatto conoscere al pubblico presente, il dramma dei bambini soldato, della vita negli orfanotrofi, le difficili condizioni di vita dei bambini, delle donne e degli uomini che soffrono a causa di malnutrizione e muoiono conseguentemente a malattie facilmente curabili. La missionaria Longo, ha sottolineato quanto fosse importante partecipare a una missione umanitaria, puntualizzando che è qualcosa di più di un semplice viaggio. La missione umanitaria è una scelta che non prevede soste, un agire costante a difesa di chi ha più bisogno. Sandra Silveri ha posto l’accento sul ruolo della donna nei processi di Pace, citando come esempio l’iraniana Shirin Ebadi, Nobel per la Pace, e GodelièveMukasarisi sopravvissuta allo scontro tra Hutu e Tutsi in Ruanda. Per Sandra Silveri, le testimonianze delle donne sono essenziali, al fine di garantire una Pace inclusiva per tutti. Una vera Pace non può che basarsi sulle pari opportunità, nel rispetto della dignità della persona nella sua unicità differenziata. Tutti siamo chiamati ad attuare processi di pace, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Per Domenico Orlandi, la Pace va costruita passo dopo passo, attraverso l’impegno di ciascuno per suscitare fin dai primi anni di vita le virtù di solidarietà e altruismo. Molto significativo è stato anche il suo riferimento alla Costituzione italiana sul tema della Pacee del rifiuto della guerra. Saverio Di Vito si è soffermato sull’importanza della coesione dei gruppi dei giovani, sul “fare rete”, sull’impegno per la costruzione di un vero e concreto percorso di Pace, invitando i presenti ad aggiungersi al gruppo dei giovani già costituito. Un Convegno di grande interesse che apre le porte della speranza di fronte alle molte sfide che caratterizzano questo periodo storico e come hanno ribadito più volte i relatori, chiamano ciascuno di noi a fare la propria partenel presente, affinché lo sfondo esistenziale sia colmo di luci e non di ombre.
Adriana Cantiani