L’uovo e le cose che dovresti davvero sapere

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uovo

Su quanto l’uovo sia comfort food e un’ancora di salvezza in cucina ben lo sappiamo, ma di sicuro non saprete tante delle cose che vi sto per scrivere. In media un italiano ne consuma 218 all’anno, di cui solo così 142 mentre le altre suddivise in preparazioni come torte, pastelle e pasta; il periodo di maggior consumo comunque rimane la Pasqua, quando l’uovo diventa il vero e proprio simbolo di rinascita.

Identikit di uno dei cibi più amati

Ogni 24/36 ore una gallina depone un uovo, per cui potete capire il vero valore di quelle considerate biologiche e naturali, rispetto a quelle di allevamento industriale. Un uovo grande contiene 9 g di proteine, 8 g di grassi, vitamine (tranne la C) e ben 215 milligrammi di colesterolo, ecco perché i dietologi consigliano il consumo non oltre due alla settimana, considerato che comunque poi le trovate in tanti altri prodotti, tipo merendine, biscotti, pasta all’uovo e torte salate. Il guscio è spesso dai 0,3 millimetri ma è dotato di pori che assorbono tutto; per questo motivo bisognerebbe tenerle nel cartone o lontano da cibi con odori forti, tipo cipolle o aglio.

Come sapere se è davvero fresco e salutare

Si possono benissimo conservare fuori dal frigo, ovviamente controllando sempre la data di scadenza e a temperature non troppo elevate. Per accertarsi se l’uovo è fresco basta metterlo in un recipiente alto di acqua: se affonda sarà sicuramente sicuro mentre se galleggia vuole dire che si è formata una sacca di aria all’interno dovuta proprio al tempo che è passato dalla deposizione. Proprio per lo stesso motivo della sacca d’aria sarebbe anche opportuno tenere le uova con la punta rivolta verso il basso. Le uova sono più o meno digeribili a seconda del metodo di cottura; il tuorlo è meno digeribile rispetto all’albume ma lo è di più se viene cotto pochissimo, indi per cui il metodo migliore per assimilare le uova è quello di cuocerle alla coque.

Ma voi sapete leggere l’etichetta di un uovo?

Il primo numero corrisponde al tipo di allevamento:

0= produzione biologica

1 = all’aperto

2 =a terra

3 = in gabbia, senza possibilità di movimento.

Le due lettere seguenti corrispondono al paese di origine, quindi IT corrisponderà all’Italia.

In seguito i numeri relativi al comune dell’allevamento, con la sigla della provincia di appartenenza e il nome e luogo di deposizione. Ora che vi ho dato tutte queste nozioni vi renderete conto di quanto sia prezioso e complesso questo ingrediente base della nostra cucina e saprete trattarlo con amore.

Foodculture

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