Regno Unito: Febbre di Lassa primo morto

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Regno Unito – Un paziente è morto nel Bedfordshire: è un virus simile ad Ebola, ma non così mortale o contagioso; la malattia è endemica nell’Africa occidentale ma pressoché sconosciuta in Europa.

Primo morto in Inghilterra per la febbre di Lassa, un virus simile ad Ebola, ma non così mortale o contagioso, la malattia è endemica nell’Africa occidentale ma pressoché sconosciuta in Europa. Le autorità sanitarie stanno lavorando al tracciamento dei contatti. Un paziente è morto nel Bedfordshire. Sale così a tre il numero totale di persone con diagnosi di malattia in Inghilterra. La morte arriva meno di 48 ore dopo che è emerso che a due persone era stata diagnosticata la malattia infettiva potenzialmente mortale e un terzo caso “probabile” era sotto indagine.

È la prima volta che casi della malattia infettiva potenzialmente mortale, causata dal virus Lassa, vengono identificati nel Regno Unito da oltre un decennio.

Febbre di Lassa: cos’è

La febbre di Lassa è una malattia emorragica virale acuta. Le persone di solito vengono infettate dal virus Lassa attraverso l’esposizione a cibo o oggetti domestici contaminati con urina o feci di ratti infetti. Il virus può essere diffuso anche attraverso i fluidi corporei. Fa parte del gruppo delle febbri emorragiche virali (Fev), patologie di origine virale a carattere sistemico, caratterizzate da esordio improvviso, acuto e spesso accompagnate da manifestazioni emorragiche. In generale, gli agenti responsabili delle Fev sono virus a Rna (arenavirus, bunyavirus, filovirus, flavivirus), la cui sopravvivenza è garantita da serbatoi naturali come animali o insetti. I virus sono confinati geograficamente nelle aree dove vivono le specie ospiti. La febbre di Lassa prende il nome dalla città nigeriana in cui, nel 1969, due infermiere missionarie morirono a causa di questa malattia, fino a quel momento sconosciuta. L’agente eziologico è un virus a Rna appartenente alla famiglia degli Arenaviridae, diffuso prevalentemente in Africa, il cui serbatoio principale sono i roditori Mastomys.

Come per tutte le febbri emorragiche, gli uomini non sono serbatoi naturali per il virus, ma possono essere infettati attraverso il contatto con animali infetti o artropodi vettori. La febbre di Lassa è trasmessa dal contatto diretto con escreti di roditori o tramite aerosol di escreti e saliva dei roditori. In alcuni casi, dopo la trasmissione accidentale, può avvenire la trasmissione da uomo a uomo, per contatto diretto con sangue, tessuti, secrezioni o escreti di persone infette, soprattutto in ambito familiare e nosocomiale.

Sintomi Febbre di Lassa

Nell’80% dei casi, la febbre di Lassa è una patologia lieve o addirittura asintomatica, ma può presentarsi come malattia sistemica grave nel restante 20%. A differenza delle altre Fev, l’esordio della febbre di Lassa è graduale e il periodo di incubazione può arrivare anche a 3 settimane (contro una media di 1-9 giorni per le altre). I sintomi iniziali sono piuttosto generici: febbre, cefalea, mialgie, faringodinia con essudato tonsillare, difficoltà ad alimentarsi (disfagia), tosse secca, dolore toracico (a volte forte dolore retrosternale), crampi addominali, nausea, vomito e diarrea.

Il peggioramento delle condizioni cliniche si manifesta con edema del volto e del collo, insufficienza respiratoria, versamento pleurico e pericardico, proteinuria, encefalopatia, sanguinamento delle mucose. Ipotensione e shock si possono verificare indipendentemente dal sanguinamento. Durante la convalescenza si può manifestare ipoacusia. Il tasso di letalità complessivo è inferiore al 1%, mentre sale al 15-20% nei casi non trattati.

La maggior parte delle persone con la febbre di Lassa si riprenderà completamente. La sordità si verifica nel 25% dei pazienti guariti. Nella metà di questi casi, l’udito ritorna parzialmente dopo alcuni mesi. Prima di questi casi di febrbaio 2022, c’erano stati solo otto casi di febbre di Lassa importati nel Regno Unito dal 1980. Gli ultimi due casi risalivano al 2009.

Todaymondo

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