Riforme strutturale per rilanciare l’Africa

L’Africa deve intraprendere profonde riforme strutturali per riuscire a
trasformare e diversificare la sua economia per costruire valore aggiunto alle sue materie
prime attraverso l’industrializzazione, ha dichiarato il commissario per gli Affari economici
dell’Unione africana (UA) Victor Harrison in occasione dell’apertura dei lavori
dell’Associazione delle Banche Centrali Africane, che si è svolto mercoledì scorso a Dakar
presso la sede del BCEAO.
“il ruolo essenziale delle istituzioni finanziarie panafricane è stabilito in particolare nella
creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo di sistemi finanziari africani dinamici e
moderni”, ha affermato.
Il Vice-Governatore del BCEAO, Norbert Toe, che ha presieduto l’incontro, ha spiegato che
“attraverso queste riforme profonde” sostenute dalle istituzioni finanziarie, l’Africa dovrebbe
essere in grado di “mobilitare risorse interne e investimenti diretti intra-africani per finanziare
il programma di trasformazione positiva del continente e raggiungere gli obiettivi dell’Agenda
2063”.
“Gli Stati devono creare posti di lavoro dignitosi e produttivi per la loro giovane popolazione
e arginare il flusso di immigrazione dei giovani africani verso altri paesi”, ha ricordato. Il tema
dell’immigrazione e l’abbandono dei territori in Africa resta un problema urgente.
In questa prospettiva, la Commissione dell’UA, attraverso il suo Dipartimento degli affari
economici, ha organizzato lo scorso marzo in Camerun la 3a sessione del comitato tecnico
specializzato su finanza, questioni monetarie, pianificazione economica e integrazione, alla
quale ha partecipato l’Associazione delle Banche Centrali Africane, è stata incentrata sul
tema “Politiche pubbliche per la trasformazione produttiva”.