Europa: aeroporti a rischio tra scioperi e voli cancellati

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Europa: aeroporti a rischio tra scioperi e voli cancellati – Aeroporti, è caos in tutta Europa a luglio la vacanza è a rischio… decollo.

Scioperi dei lavoratori e mancanza di personale con l’aumento della domanda. Ma non solo guasti allo smistamento bagagli, cancellazioni dell’ultimo minuto e file. Da Londra a Parigi fino a Fiumicino diventa difficile volare.

Tra scioperi, cancellazioni dell’ultimo minuto e guasti al sistema smistamento bagagli, da Parigi a Londra, passando per Roma Fiumicino, è caos, tra file interminabili, ritardi e rabbia tra chi non contiene più la voglia di evasione dopo oltre due anni di pandemia. E pare che sia proprio il Covid a mettere a rischio i voli. Dopo i tagli draconiani operati dalle compagnie aeree quando i voli furono ridotti durante l’emergenza sanitaria mondiale, ora l’attività è ripresa di gran lena, ma il personale non è stato reintegrato, come lamentano i sindacati che hanno organizzato le proteste che stanno in parte paralizzando gli scali del Vecchio Continente. E proprio rappresentanti dei lavoratori hanno messo in guardia gli utenti in vista di un’estate che, negli aeroporti, si annuncia difficile. Un effetto domino che si ripercuote, in minor misura, anche sull’Italia.
Nelle ultime due settimane, le compagnie aeree hanno cancellato 41mila voli aerei tra il 1° luglio e il 30 settembre in Europa, di cui almeno 7mila in Italia. Le cancellazioni però continueranno e dovrebbero arrivare a 114mila tra luglio, agosto e settembre. Maggiori problemi stanno riguardando Lufthansa e le controllate Eurowings, Swiss airlines, Brussels airlines e Austrian airlines, Ryanair, Easyjet, British airways.

Varie sigle sindacali hanno indetto uno sciopero per il 17 luglio: in arrivo, quindi, ulteriori disagi. Nelle prossime settimane le cose potrebbero peggiorare ulteriormente, soprattutto per via dell’aumento del numero di persone che si metteranno in viaggio per turismo.

Terminal affollati a Fiumicino, ma in Italia meno disagi 

E’ una “voglia matta” di volare, dopo un lungo periodo di “astinenza” dovuto alle restrizioni per la pandemia poi via via allentate, quella che spinge tanti turisti a mettersi in viaggio nel primo week-end di luglio e ad affollare così anche i terminal dell’aeroporto di Fiumicino.

Ma i disagi provocati dagli scioperi e dalla mancanza di addetti che hanno coinvolto compagnie estere e low cost non stanno coinvolgendo l’Italia “se non in modo derivato”, perché “la politica adottata e il governo hanno consentito con la cassa integrazione e con 800 milioni di aiuti di mantenere il personale aeroportuale” che altri Paesi ora hanno difficoltà a trovare. Ad affermarlo il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma, che assicura l’impegno dell’Ente “al fianco “dei diritti di viaggia e segnala che il settore è ripartito: “Negli ultimi 3 mesi i dati sono migliori del 2019”. “E l’Italia – spiega – si era preparata a questo”.

Germania: caos nei trasporti aerei, ministro incolpa imprese 

Aumenta il caos negli aeroporti tedeschi dove i passeggeri sono costretti a lunghe ore di fila ai controlli, a causa della mancanza del personale, dovuta alla pandemia. Secondo il ministro del Lavoro Hubertus Heil, che ha parlato all’Handelsblatt, “qualcosa è andato storto nel settore”, dove, nonostante gli aiuti statali, molti dipendenti sono stati licenziati o hanno comunque scelto di riorientarsi per non subire gli ammortizzatori sociali scattati durante il Covid. A risentire del fenomeno non è soltanto il settore dei trasporti: gastronomia e turismo sono altrettanto colpiti. Secondo Heil il 60% delle persone che era stata messa in “settimana corta” si è riorientato e ha lasciato il posto di lavoro che aveva prima della pandemia. Il ministro ritiene che parte della responsabilità sia da addossare alle imprese, e chiede di rendere “più appetibili le condizioni di lavoro” per attrarre di nuovo personale soprattutto fra i giovani. Nei giorni scorsi Lufthansa ha annunciato la cancellazione di 2.200 voli durante l’estate proprio a causa della emergenza personale.

Spagna, voli cancellati per scioperi Ryanair-EasyJet 

Scioperi di personale di Ryanair e easyJet provocano disagi anche negli aeroporti spagnoli: secondo il sindacato Uso, che ha convocato la protesta, un volo di Ryanair e 8 di easyJet sono stati cancellati, mentre oltre 100 aerei delle due compagnie sono partiti in ritardo. Tra le richieste principali dei lavoratori in sciopero c’è quella di migliorare le condizioni contrattuali. La protesta del personale easyJet dovrebbe durare altre sei giornate nel mese di luglio (oltre a 1°, 2, 3, anche 15, 16, 17, 29, 30 e 31). Anche nei giorni scorsi sono stati registrati alcuni disagi negli aeroporti spagnoli, segnala la stampa iberica.

Tgcom24

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