L’Ufficio marocchino per l’elettricità e l’acqua potabile (ONEE) ha annunciato martedì la piena operatività commerciale del parco eolico di Boujdour, nella zona del Sahara, da 300 MW e il passaggio a 400 kV della rete meridionale. Se tratta del’ottavo progetto eolico realizzato nel sud del paese e 14° a livello nazionale, in concomitanza con il messa in servizio della più grande stazione di trasformazione Boujdour II “400/225 kV”, secondo un comunicato stampa dell’ONEE.

Un parco eolico che si posiziona come un importante impianto di produzione di energia pulita, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di migliaia di famiglie marocchine, riducendo sensibilmente le emissioni di gas serra (circa 1.145.000 tCO2/anno).

Risultati che confermano il successo del modello marocchino nella transizione energetica sostenibile e nella lotta ai cambiamenti climatici, in vista del raggiungimento degli obiettivi posti dal Paese per il 2023 in termini di quota di energie rinnovabili nel mix elettrico. Attualmente, il mix energetico è dal 42% e se calcula che sarà dal 52% nel 2030. Il Marocco è considerato uno dei paesi pionieri in materia dei rinnovabili e ocupa il 7 posto mondiale nella performance energetica.
Anche le aspettative di produzione del idrogeno verde lo collocano fra i paesi più importanti con una quota mondiale del 4%

Grazie a questa messa in esercizio, la capacità di trasmissione dell’elettricità della rete nel Sahara aumenterà, consentendo così un migliore servizio di trasporto e una distribuzione dell’elettricità più efficiente e affidabile su lunghe distanze, spiega l’ONEE.

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