Il Marocco si prepara a studiare un disegno di legge che codificherebbe l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale

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Il Marocco si prepara a studiare un disegno di legge che codificherebbe l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale – Il Marocco è stato recentemente testimone di un’ampia diffusione di reati di diffamazione e di crimini elettronici sulle piattaforme digitali, ma il rapporto dei marocchini con le moderne tecnologie, come l’intelligenza artificiale, è diventato una minaccia per la vita dei cittadini e lancia l’allarme, soprattutto dopo la circolazione di una serie di immagini e video realizzati tramite queste nuove applicazioni.

Abdellatif Wehbe, Ministro della Giustizia marocchino, ha rivelato durante una sessione orale in Parlamento che questa tecnologia può causare la creazione di crimini che ledono le libertà dei cittadini e dei funzionari statali.

Il Marocco si prepara a studiare un disegno di legge che codificherebbe l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale, per scongiurare la sua pericolosità e i crimini che in precedenza avvenivano attraverso le piattaforme social, con un impatto significativo sulla vita privata dei marocchini.

Per quanto riguarda la legalizzazione dell’intelligenza artificiale, Al-Ghali Al-Ghailani, professore ricercatore di scienze giuridiche presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cadi Ayyad di Marrakesh e specialista in sicurezza informatica, ha dichiarato che il Marocco è tra i primi paesi a inquadrare il campo della digitalizzazione e tutto ciò che riguarda la cybersecurity, sviluppando così una legge e strategie per garantire la protezione delle istituzioni e dei cittadini da eventuali attacchi informatici e crimini elettronici.

Ha aggiunto che le tecnologie dell’intelligenza artificiale rappresentano un grande pericolo per l’infrastruttura elettronica, poiché il loro utilizzo può portare a commettere crimini informatici che possono minacciare la vita privata e la sicurezza dei cittadini, pubblicando clip, immagini o video falsi presenti su Internet, che influenzerebbe l’opinione pubblica e causerebbe crisi all’interno e all’esterno del Marocco.

Per considerazioni politiche, economiche, sociali e di sicurezza, l’uso di algoritmi dannosi può minacciare la sicurezza dell’infrastruttura elettronica, la riservatezza delle informazioni e la sicurezza dei cittadini, soprattutto perché il Marocco è prossimo a nuove elezioni. 

Abdullah Al-Abadi, professore di sociologia dei media all’Università afro-asiatica, ha dichiarato che oggi tutti avvertono che la macchina supererà il suo creatore e che il rapporto pubblicato lo scorso marzo da “Gladstone Artificial Intelligence ” ha categoricamente indicato che i sistemi di intelligenza artificiale oggi più avanzati, nel peggiore dei casi, potrebbero “rappresentare una vera minaccia per l’esistenza della razza umana”. Aggiungendo: “È un avvertimento che serve a ricordare ancora una volta che, sebbene il potenziale dell’intelligenza artificiale continui ad abbagliare gli investitori e il pubblico in generale, può comportare molti rischi molto reali, soprattutto in Marocco”.

Le pressioni competitive, secondo il professor Al-Abadi, stanno spingendo le aziende ad accelerare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale “a scapito della sicurezza e dell’incolumità”, il che aumenta la possibilità che i sistemi di intelligenza artificiale più avanzati vengano “furtati” e “armati” portando a gravi incidenti. Conclude il professore dell’Università Afro-Asiatica: “Il mondo oggi ha bisogno di legiferare leggi che proteggano i diritti umani e la vita, per gestire i rischi associati a queste tecnologie emergenti, per evitare una catastrofe umanitaria in futuro”.

Tradotto da Alarabiya

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