Giornata contro la pedofilia e la pedo pornografia istituita dalla legge 41/2009

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Giornata  contro la pedofilia e la pedo pornografia istituita dalla legge 41/2009 – Un “trend preoccupante” per cui la pedofilia diventa un “pericolo imminente” anche per i bambini più piccoli: incrementi pari al 38% nel 2021 nel numero dei bambini sotto i 13 anni, coinvolti in casi di pedo pornografia e adescamento, affermano come social network, videogiochi e messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione. Lo rileva la Polizia Postale in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia. Nel 2021 sono stati 5.613 i casi trattati dal Centro nazionale per il contrasto alla pedo pornografia online del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni (Cncpo), con un importante incremento rispetto al 2020 (3.243).

“La pedofilia è una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Nella Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia, la Polizia di Stato ribadisce il suo impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso – afferma il direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Ivano Gabrielli – quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando pero’ altrettanto velocemente il suo lato oscuro”.

In aumento anche il numero di persone indagate per reati di pedo pornografia e adescamento denunciati all’Autorità Giudiziaria: nel 2021 sono stati 1.282, con un incremento pari all’8% rispetto al 2020. Nel primo trimestre del 2022 tuttavia, la situazione sembra ulteriormente preoccupare poichè cresce del 50% il numero degli arrestati rispetto al 2021.

“E’ purtroppo triste – rileva Gabrielli – la constatazione che, nell’ultimo anno, sempre più spesso l’analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, con il coordinamento del Cncpo, consentano di salvare piccole vittime, oggetto di abusi sessuali reali perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia. Si tratta di un dato che ribadisce l’impegno operativo che la Polizia Postale e delle Comunicazioni esprime quotidianamente e dichiara tuttavia anche la concreta pericolosità crescente dei soggetti che usano la rete per scopi di adescamento e pedo pornografia”.

Agi

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