Snap vuole licenziare il 20% del personale

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Snap vuole licenziare il 20% del personale – I tagli colpiranno alcune divisioni più colpite di altre, per esempio il team che sviluppa mini giochi e app da utilizzare all’interno di Snapchat e il gruppo che si occupa di Zenly (app di social mapping acquisita da Snap nel 2017).

Snap, società madre del servizio di messaggistica a scomparsa Snapchat, licenzierà il 20% dei suoi 6400 dipendenti (circa 1200 lavoratori), a partire da oggi. A riportare la notizia The Verge: l’azienda non ha risposto alla richiesta di chiarimenti. Poche ore dopo la pubblicazione del report, due dirigenti senior del settore advertising hanno annunciato che avrebbero lasciato la compagnia: Jeremi Gorman, chief business officer, e Peter Naylor, vicepresidente delle vendite pubblicitarie per le Americhe, si uniranno a Netflix, ha fatto sapere la società di streaming.

Secondo il report di The Verge i tagli di Snap colpiranno alcune divisioni più colpite di altre, per esempio il team che sviluppa mini giochi e app da utilizzare all’interno di Snapchat e il gruppo che si occupa di Zenly (app di social mapping acquisita da Snap nel 2017).

Altri tagli al personale riguarderanno la divisione hardware che ha portato avanti il progetto degli Spectacles (gli occhiali AR) e del drone fotocamera Pixy, prodotto cancellato dopo solo pochi mesi dall’avvio della commercializzazione.

I tagli al personale sono significativi, ma non sorprendono

Dall’inizio del 2022 le azioni di Snap hanno perso quasi l’80% e a maggio scorso la dirigenza ha annunciato un rallentamento delle assunzioni e che avrebbe valutato altri modi per tagliare i costi. I risultati deludenti del secondo trimestre dell’anno non hanno aiutato a rilanciare il titolo.

Snap, come anche altre aziende tech, ha intensificato le assunzioni durante la fase più acuta della pandemia (a marzo del 2020 aveva circa 3.427 dipendenti a tempo pieno, che lo scorso trimestre sono diventati 6.446, un aumento del 38%).

A maggio 2021, poi, l’azienda ha chiuso la sua più grande acquisizione di sempre acquistando WaveOptics, il fornitore dei display AR utilizzati nei suoi ultimi Spectacles, per oltre 500 milioni di dollari. In tempi più recenti ha dovuto fare i conti con lo spettro della recessione e con un mercato pubblicitario in contrazione.

La scelta di effettuare investimenti in hardware non ha riscosso poi il successo sperato e non ha giovato ai bilanci dell’azienda. In particolare la base utenti di Snap ha continuato a crescere fortemente (ha 347 milioni di utenti giornalieri, più di Twitter) ma la società non ha chiuso in rosso solo una volta da quando è stata quotata. Il 21 luglio, nella sua lettera agli investitori sui risultati del secondo trimestre, Snap ha fatto sapere che non avrebbe fornito indicazioni per il trimestre in corso.

Agi

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