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Dubai Fashion Week 2023: L’onda verde della sostenibilità nel deserto di lusso

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Dubai Fashion Week

La Dubai Fashion Week, che giunge oggi alla sua conclusione, ha illuminato l’Oriente, con uno spettacolo di sostenibilità e creatività ineguagliabile. L’innovazione ha incontrato la tradizione, segnando una nuova era per la moda globale.

La reputazione di Dubai come destinazione di lusso è ben conosciuta, in quanto incantevole fusione di avveniristica architettura e tradizioni secolari. Ma negli ultimi anni, la città si è affermata come una roccaforte di innovazione nel settore della moda, con la sostenibilità al centro del palcoscenico.

La Dubai Fashion Week di quest’anno ha brillato sotto i riflettori globali non solo per l’opulenza e il glamour, ma soprattutto per l’impegno di proiettare una visione di moda responsabile. Questa edizione ha visto oltre 25 stilisti provenienti da più di 12 paesi, tutti riuniti con un messaggio comune: la moda può, e deve, essere sostenibile.

L’apertura della settimana della moda con la stilista Pipatchara ha mandato un messaggio potente. Con la sua dedizione all’uso di materiali riciclati, come coperchi di bottiglie d’acqua e contenitori per alimenti, Pipatchara ha dimostrato che l’alta moda può nascere da ciò che molti considererebbero rifiuti. Le sue creazioni, audaci e avveniristiche, sono un testamento alla bellezza che può emergere dalla rigenerazione.

Concetto ribadito da Jacob Abrian, fondatore e CEO del Consiglio della Moda Araba, con parole che risuonano profondamente: “La sostenibilità è una metrica chiave per noi”. Questo impegno è evidente non solo nelle scelte dei designer, ma anche nell’ambizione dell’Emirato di diventare un leader nel discorso sulla sostenibilità a livello globale. Con la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP28, prevista per dicembre, gli Emirati Arabi Uniti stanno attivamente cercando di unire moda e sostenibilità in un potente connubio.

Ma non era solo Pipatchara a portare avanti questo messaggio. Anche marchi come The Giving Movement, Emergency Room e Mrs Keepa hanno tutti dimostrato che la moda sostenibile non è solo una tendenza, ma un imperativo. Le loro collezioni, al contempo audaci e responsabili, hanno fornito una visione fresca e innovativa di ciò che significa “vestirsi bene”. E, naturalmente, non possiamo dimenticare la maestria dei grandi nomi. Carolina Herrera, con la visione brillante di Wes Gordon, ha portato un po’ di New York nel cuore di Dubai. La loro sfilata ha brillato di un’eleganza senza tempo, dimostrando che la tradizione e l’innovazione possono coesistere in armonia.

Naomi Campbell, l’eterna icona della moda, ha aggiunto un tocco di magia alla settimana con il suo debutto per il marchio malese Rizman Ruzaini. La sua presenza, insieme a quella di altri luminari, ha sollevato la settimana della moda di Dubai a nuove vette.

La Dubai Fashion Week 2023, che si conclude oggi, è stata molto più che un’esibizione di abiti e accessori. È stata una dichiarazione, un grido di battaglia per un futuro della moda che sia tanto brillante quanto responsabile. E mentre il mondo guarda alla COP28 e oltre, è chiaro che Dubai ha già iniziato a tracciare il percorso verso un domani sostenibile e alla moda.

La settimana della moda di Dubai, che arriva oggi, 15 ottobre, alla sua conclusione, è iniziata in città lunedì con oltre 25 stilisti provenienti da più di 12 paesi attesi per presentare il loro lavoro durante l’evento della durata di una settimana.

Con gli Emirati Arabi Uniti, un importante produttore di petrolio, che ospiterà la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP28, a dicembre, quest’anno l’attenzione è sulla sostenibilità.

Di Laila Maher

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