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Afghanistan: le donne manifestano e scrivono sugli striscioni “Il silenzio del mondo è vergognoso”

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afghanistan donne in piazza

Afghanistan – Le donne afgane, ormai tornate sotto il regime talebano, chiedono che le ragazze siano riammesse nelle scuole e nelle università, si sentono abbandonate e pubblicamente dicono che “Il silenzio del mondo è vergognoso”.

La scuola afgana è stata riaperta da tre settimane, ma per soli maschi, sospendendo l’accesso alle ragazze e alle insegnanti donne nonostante le promesse fatte dai talebani. 

Le manifestazioni in piazza da parte delle donne afgane non si sono mai fermate e anche oggi, come riporta l’agenzia di stampa Reuters, i manifestanti si sono radunati a Kabul per chiedere l’apertura delle scuole femminili e dell’università.

Le donne affiancate  da molti giovani  studenti afgani hanno alzato striscioni con su scritto “Il silenzio internazionale è vergognoso” , “Vogliamo lavoro, lavoro”.

Ricordiamo che la popolazione afgana si attesta intorno a 34 milioni di persone e 14,2 milioni sono donne (anche se altre stime del 2020 attestano che nel paese ci sono 38 milioni di persone).

Il 22% degli afgani vive nelle aree urbanizzate, mentre il 78% di loro vive nelle zone rurali. Come vuole la tradizione locale, le ragazze si sposano poco dopo aver concluso gli studi e quasi tutte vivono come casalinghe, ruolo che porteranno per tutta la loro vita.

Durante il primo governo talebano dal 1996 al 2001, le donne sono state in gran parte escluse dalla vita pubblica e raramente sono state in grado di lasciare le loro case, negata l’istruzione, i viaggi e il lavoro. 

Sotto il regime talebano, la figura femminile era censurata, imposero alle donne obblighi assurdi impensabili e al di fuori dell’inverosimile; le donne trascorrevano tutto il tempo nella propria abitazione con la possibilità di uscire solo se accompagnate da un tutore maschio.

Il burqa divenne obbligatorio e si vietò l’uso di cosmetici, smalto e gioielli. Venne proibito loro di ridere, di lavorare e di frequentare la scuola. Nessun uomo avrebbe dovuto rivolgere la parola a una donna e questa non avrebbe nemmeno dovuto guardarlo negli occhi o stringere la mano. Tutte le donne presenti in radio, in televisione e in uffici pubblici scomparvero. Vennero proibite le biciclette e tutti i tipi di sport possibili per le donne e vennero chiusi tutti i bagni pubblici femminili.

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