“Italian Conservatism”, Roma al centro della cultura dei Conservatori

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Italian Conservatism

“Italian Conservatism”, Roma al centro della cultura dei Conservatori.
A pochi giorni dalla netta vittoria del centro destra alle elezioni nazionali, schieramento guidato dalla Presidente non solo di Fratelli d’Italia, ma anche dell’ECR, i conservatori europei, Giorgia Meloni, si è tenuto a Roma un importante evento dal titolo “Italian Conservatism. Europe, Identity, Freedom”, promosso da Nazione Futura, dalla Fondazione Tatarella e da The European Conservative.

Non solo nel mondo politico, ma anche in quello associativo si continua a tracciare la strada per una più moderna società, che promuova nuove idee ma fondata su principi permanenti, parafrasando Prezzolini.
Ospiti italiani ed internazionali, provenienti da Spagna, Portogallo, Stati Uniti, Ungheria, Israele, Svezia, Francia e non solo, si sono alternati nel dibattito sui temi cari a chi vede nella tradizione, nel ruolo fondamentale della famiglia, nell’identità cristiana, sia pur nel rispetto di tutte le religioni, e della tradizione classica, nella conservazione dell’ambiente che ci circonda, nell’Europa delle nazioni, nella libertà e nel contrasto ad ogni cancel culture, il faro che indica il percorso per la costruzione ed il mantenimento di una
società più giusta, in armonia con le leggi naturali, che garantisca lo sviluppo di ognuno nel reciproco rispetto di tutti.
“La conferenza Italian Conservatism” – ha affermato Francesco Giubilei, presidente di Nazione Futura e della Fondazione Tatarella -” rappresenta un importante momento di confronto tra alcune delle principali voci del mondo conservatore europeo e italiano. Vogliamo sottolineare la centralità dell’Italia in Europa e nell’Occidente non solo da un punto di vista politico ma anche storico e culturale con un’attenzione particolare alla politica estera e al ruolo da protagonista del nostro Paese nell’area del Mediterraneo
allargato”.
“Cerchiamo di unire la destra”- gli ha fatto eco Alvino-Mario Fantini, il direttore americano della rivista “The European Conservative” – “non solo in Italia ma in tutta Europa. E avere questo tipo di eventi è un piccolo passo verso quell’obiettivo”.
“La Fondazione Tatarella” -ha ricordato Fabrizio Tatarella, vice presidente della Fondazione -“ continua il suo percorso di crescita anche a livello europeo ed internazionale. Dopo i numerosi attestati e riconoscimenti ottenuti a livello regionale e nazionale dal Governo per il patrimonio bibliotecario e archivistico, un unicum per la storia della destra italiana, vogliamo essere la Fondazione di riferimento del conservatorismo europeo”.
Moltissimi sono stati i relatori della kermesse, da politici italiani, come il copresidente dell’ECR e parlamentare FdI Raffaele Fitto ed il vice segretario della Lega Lorenzo Fontana, a giornalisti di primo piano, come Daniele Capezzone e Mario Giordano, da europarlamentari stranieri come Jorge Buxadé di VOX e Balázs Hidveghi di Fidesz, fino ad ambasciatori ed uomini di cultura come l’intramontabile Vittorio Sgarbi,
che ha deliziato la platea con una lectio magistralis veramente affascinante su Raffaello. Ma talmente tanti sono stati i nomi di rilievo da rendere impossibile citarli tutti.
L’evento ha visto oltre cento giornalisti accreditati da tutta Europa, ed ha varcato l’oceano, infatti ne ha anche parlato su Fox nel suo show Tucker Carlson (il più visto dal mondo repubblicano Usa) intervistando Gladden Pappin, ospite della conferenza.
L’interesse per i temi trattati e la vivacità di tutto un mondo che crede nei valori conservatori e che deve solo rendersi più visibile creando rete per far valere al meglio per proprie idee, che sono certo siano l’idem sentire della stragrande maggioranza degli italiani, rappresentano la vera svolta che questo risultato elettorale ha dato alla nostra storia.

Di Antonfrancesco Venturini

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