Francia: dietrofront su mascherine e pass, ma ha 14 mila classi in dad

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Francia – I tribunali di Parigi e Versailles, con due sentenze storiche, hanno bloccato due decreti della prefettura sulle restrizioni anti-Covid.

In due sentenze definite storiche, il tribunale di Parigi e quello di Versailles hanno bloccato due decreti della prefettura che obbligavano all’uso della mascherina all’aperto, mentre l’adozione del nuovo pass vaccinale è fermo in Parlamento e la scuola protesta contro il protocollo sanitario. In Francia, alle prese con oltre 300 mila casi nell’arco di 24 ore, governo e autorità locali devono fare i conti con due importanti decisioni di giustizia che di fatto vanno in una direzione opposta e con il malcontento diffuso di insegnanti e genitori per il caos nelle scuole.

In Francia sono 14.380 le classi chiuse per troppi contagi da Covid-19, secondo il ministero dell’Istruzione, il numero più alto dalla primavera del 2020. Negli ultimi sette giorni sono stati confermati complessivamente 331.775 casi tra gli studenti, ha aggiunto il ministero in un comunicato stampa, con i contagi moltiplicatisi nelle scuole con il diffondersi della variante Omicron. Nel Paese non accenna a rallentare la pandemia: nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 329.371 nuovi casi. I media francesi sottolineano che si tratta di una cifra superiore alla giornata precedente, quando erano stati annunciati 305.322 casi. Calano invece i ricoveri in terapia intensiva dai 3.939 di giovedì 13 ai 3.895 di venerdì 14.

Il tribunale amministrativo di Parigi ha sospeso un provvedimento della prefettura che dal 31 dicembre rendeva obbligatorio l’uso della mascherina all’esterno, per le strade della capitale francese. La stessa decisione è stata varata dal tribunale amministrativo di Versailles che ha bloccato l’attuazione di un decreto simile, valutando la misura come “una interferenza eccessiva, sproporzionata e inappropriata con la libertà individuale”. E’ la prima volta che sul territorio nazionale due autorità giudiziarie contestano un provvedimento di sicurezza sanitaria in piena nuova ondata di Covid, trainata dalla variante Omicron.

Oltre ai provvedimenti di giustizia, la risposta del governo alla rinnovata emergenza sanitaria sta registrando una battuta d’arresto anche in Parlamento. Dopo una disputa causata dalla rottura del segreto sulle discussioni in corso tra deputati e senatori all’interno della Commissione mista paritaria sul progetto di legge per trasformare il pass sanitario in pass vaccinale, il testo governativo deve essere nuovamente sottoposto all’esame dell’Assemblea nazionale. Il complesso iter parlamentare è accompagnato da vive polemiche tra l’opposizione e la maggioranza presidenziale che di fatto faranno slittare l’entrata in vigore del nuovo pass vaccinale, inizialmente annunciato dal governo a partire dal 15 gennaio.

Come se non bastasse l’esecutivo del premier Jean Castex è messo in difficoltà dagli insegnanti che ieri hanno aderito numerosi allo sciopero nazionale per contestare la sua gestione caotica dell’epidemia, con il protocollo sanitario nelle scuole modificato tre volte in una settimana. Secondo il ministero dell’Istruzione, circa il 38,5% degli insegnanti delle scuole elementari ha aderito allo sciopero, mentre il principale sindacato ha riferito di un’adesione del 75% e della chiusura del 50% degli istituti pubblici di primo grado. Alle medie e nei licei, i dati governativi hanno registrato un’adesione del 23,7%, quelli del principale sindacato del 62%.

Al di là della divergenza sui numeri, l’importante movimento di protesta degli insegnanti e il malcontento diffuso dei genitori hanno costretto il ministro della Pubblica Istruzione, Jean-Michel Blanquer, a fare un ‘mea culpà pubblico. All’emittente France Info Blanquer ha riconosciuto di aver commesso degli errori, presentando le sue scuse. “Non sono perfetto. Faccio degli errori, è caratteristico degli esseri umani e ovviamente capita anche me. Non ho problemi a dire che sono dispiaciuto per alcune cose” ha riconosciuto il ministro.

Per sostenere le scuole nella gestione dell’emergenza sanitaria causata da Omicron, Blanquer ha annunciato la prossima distribuzione nelle scuole di 5 milioni di mascherine Ffp2 e l’assunzione momentanea di insegnanti per sostituire i colleghi positivi e in quarantena. Secondo l’ultimo bilancio di Santè Publique France, nelle ultime 24 ore sono stati diagnosticati 305.322 nuovi casi e 227 decessi mentre oltre 24 mila malati sono ricoverati, di cui 3.939 in terapia intensiva. Al momento la variante Omicron rappresenta il 65% dei virus sequenziati.

Agi

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