Burkina Faso: i golpisti annunciano in tv di aver preso il potere, Kaborè “Deponete le armi”

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Burkina Faso – Appello via Twitter del presidente in carica per porre fine al colpo di stato. I ribelli sospendono la costituzione, chiudono le frontiere e impongono il coprifuoco.

Alla fine, dopo una giornata di tensione, è arrivata la conferma: i militari golpisti, in uniforme, hanno annunciato in diretta tv di avere preso il potere in Burkina Faso. Secondo quanto riportato dai media locali, i militari hanno dichiarato di aver sospeso la costituzione e sciolto governo e parlamento. “Le persone arrestate sono in un luogo sicuro”, hanno precisato. I militari hanno poi annunciato la chiusura delle frontiere fino a nuovo ordine e un coprifuoco dalle 21 alle 5 del mattino.

Nel comunicato letto in televisione, firmato dal tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba (auto-proclamato presidente del Movimento patriottico per la salvezza e la restaurazione), i golpisti promettono che annunceranno un calendario “accettabile per tutti” per celebrare le elezioni.

Tutto era cominciato, questa mattina all’alba, con l’arresto del presidente in carica Roch Marc Christian Kaboré, che ha rivolto un appello via Twitter ai ribelli chiedendo loro di deporre le armi: “La nostra nazione vive momenti difficili, dobbiamo salvaguardare le nostre conquiste democratiche”, ha scritto sul social network il capo dello Stato, aggiungendo: “Invito chi ha preso le armi a deporle nell’interesse superiore della nazione. Il modo in cui dobbiamo appianare le nostre differenze è attraverso il dialogo e l’ascolto”, ha poi precisato Kaboré, senza fare riferimento al fatto di essere stato arrestato.

Secondo le fonti locali, il presidente è stato trasferito nell’accampamento di Lamizana. Intanto la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale esprime “grande preoccupazione”. Dello stesso tenore la dichiarazione del presidente della commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat, che ha indicato che “segue con profonda preoccupazione la gravissima situazione”. Nelle ore precedenti, sia gli Stati Uniti che l’Unione europea avevano chiesto l’immediata liberazione del presidente deposto.

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