Mozione al Consiglio federale
Fratelli Musulmani: misure restrittive/divieto anche in Svizzera
Testo
Con la seguente mozione si chiede al Consiglio federale di introdurre misure restrittive, che possano arrivare al divieto, per i Fratelli Musulmani.
Motivazione
Nelle scorse settimane ha fatto scalpore in Francia il rapporto commissionato dal ministro dell’Interno Darmanin e presentato al Consiglio di Difesa e Sicurezza Nazionale sui Fratelli Musulmani. Il rapporto testimonia delle allarmanti infiltrazioni dei Fratelli Musulmani nei settori più disparati della società. Non solo moschee ma anche scuole, società sportive, aziende, attività sociali,…
Il rapporto precisa che l’islam è concepito dai Fratelli Musulmani come un sistema integralista, che regge tutti gli ambiti della vita del musulmano, al di là del solo aspetto religioso.
Secondo l’antropologa Florence Bergeaud-Blackler, i Fratelli Musulmani conducono una “guerra a bassa intensità” utilizzando strategie di infiltrazione, sfruttando mezzi legali e la tolleranza democratica e religiosa, per promuovere una visione ideologica incompatibile con i valori occidentali; in particolare con principi come l’uguaglianza di genere, la libertà religiosa e la laicità dello Stato.
Va pure rilevato che i Fratelli Musulmani, sebbene si dichiarino non violenti, in situazioni di crisi (come in Egitto dopo la deposizione di Morsi) hanno giustificato la lotta armata, mostrando una doppia strategia tra apparenza moderata e sostegno al radicalismo. Essi ricevono inoltre fondi e supporto da paesi come Qatar e Turchia, che promuovono l’espansione dell’Islam politico.
I Fratelli Musulmani sono vietati in vari Paesi: Egitto (dove sono stati fondati nel 1928), Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Russia, Siria, Israele, Tunisia. In Europa, l’Austria ha vietato simboli e attività a loro collegati, la Francia ha avviato un monitoraggio attivo e sta valutando misure restrittive, mentre la Germania li tiene sotto l’osservazione dell’intelligence interna. La Svizzera deve dunque prendere in mano la situazione.
Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi