Cgil, cronaca di un assalto annunciato: Lamorgese non lo ha impedito. Un video di Porro lo dimostra

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Cgil Roma – Non saremo mai troppo grati a Nicola Porroper il video trasmesso ieri a Quarta Repubblica, su Rete4 da lui. Vi si vede, soprattutto vi si ascolta, Giuliano Castellino, leader con Roberto Fiore di Forza Nuova, arringare i 10mila “No Green pass” di Piazza del Popolo incitandoli ad «assediare la sede della Cgil». Sono le 16,30 di sabato 9 ottobre. L’assalto alla sede del sindaco guidato da Maurizio Landini avverrà solo alle 18, un’ora e mezzo più tardi. Uno spazio temporale più che sufficiente ad allestire un’adeguata difesa dell’edificio. Invece, a fare argine contro i manifestanti ci sono solo pochi carabinieri, una decina in tutto. Come mai? Perché nessuno ha pensato a proteggere la sede della Cgil dopo che Castellino ne aveva annunciato l’imminente «assedio»?

L’ordine di Forza Nuova partito un’ora e mezzo prima

E perché Castellino era libero di arringare una piazza pur essendo un pluri-daspato (allo stadio quelli come lui non li fanno entrare) e pur essendo sottoposto a sorveglianza attraverso il dispositivo del braccialetto elettronico? Interrogativi che si è posto lo stesso Porro. Noi ne aggiungiamo altri: chi ha permesso tutto questo? Qualcuno ha forse “usato” Forza Nuova per poter poi gridare al “pericolo fascista” nella settimana dei ballottaggi elettorali di RomaTorino? Non si chiama complotto, ma strategia della tensione. In Italia la conosciamo bene. Soprattutto i suoi effetti, sempre miracolosamente stabilizzanti per l’establishment. Se così non è, e lo auspichiamo vivamente, non c’è che da licenziare l’inetta ministra Lamorgese, la cui presenza al Viminale rischia di diventare un fardello anche per Mario Draghi.

Dopo lo scoop di Porro la Lamorgese deve dimettersi

Perché il premier si ostina a tenerla sulla poltrona di responsabile della sicurezzanonostante la conclamata inadeguatezza al ruolo? Chi pagherà per quanto accaduto sabato scorso? E sì, perché qualcuno il conto lo dovrà saldare dal momento che anche Enrico LettaLandini hanno avuto da ridiresulla gestione dell’ordine pubblico nella Capitale. Il rischio è che alla fine  lo metteranno sotto il naso del prefetto Matteo Piantedosi, già capo di gabinetto di Salvini al Viminale. Staremo a vedere. Nel frattempo, segnaliamo che non è Piantedosi a non fare nulla per impedire gli sbarchi clandestini a Lampedusa così come non c’era lui a Viterboin occasione del rave-party? Tutti flop targati Lamorgese, che intanto resta sempre lì. E chissà perché… In tal senso, il video di Porro svela molto.

Secoloditalia

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