Addio al canone Rai in bolletta: ecco quando

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Canone Rai – Per volere della Commissione europea, dal 2023 sparirà il canone Rai dalle bollette dell’elettricità perché non in linea con le misure del Pnrr: ecco cosa cambierà.

Trattandosi di un “onere improprio”, il canone Rai sparirà dalle bollette dell’energia elettrica a partire dal 2023: è quanto stabilisce l’Unione europea se l’Italia rispetterà i patti contenuti nel Pnrr.

Cosa dice l’Ue

La notizia è riportata da fonti interne della Commissione europea a ItaliaOggi mentre vengono analizzate le misure italiane del Piano di ripresa e resilienza dove è contenuto anche la tassazione sul canone televisivo. L’imposta sulla tv di Stato sarà, quindi, eliminata dai costi in bolletta sull’elettricità. “La decisione di esecuzione del Consiglio sul piano italiano di ripresa e resilienza comprende misure volte a garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’elettricità”, dicono da Bruxelles. Il significato è quello di rimuovere l’obbligo di riscossione che non è legato direttamente al settore elettrico.

Qual è il costo per le famiglie

L’eliminazione del canone dalla bolletta fa parte degli “obiettivi qualitativi”: l’allegato del Consiglio europeo sull’approvazione della valutazione del piano di ripresa e resilienza per l’Italia (Pnrr) indicava che “le misure di accompagnamento per garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’elettricità entreranno in vigore al più tardi il 31 dicembre 2022“. Però, già lo scorso luglio si ipotizzava la rimozione del canone Rai dalla bolletta con la “Legge annuale sulla concorrenza 2021”, cosa che comunque non avverrà. Ogni mese, le famiglie italiane spendono 9 euro per 10 mesi per un totale che fa 90 euro l’anno. Questo sistema è stato voluto da Renzi nel 2015 per contrastare i “furbetti” che non pagavano il canone. In questo modo, è stato ridotto anche l’importo che originariamente era pari a 113 euro l’anno (23 euro in meno).

Nel 2016, primo anno in cui fu introdotto il canone in bolletta, fu versato dal 41% in più delle famigilie dando un incasso maggiore, rispetto al 2015, di ben 420 milioni di euro, con una riduzione degli evasori dal 36% al 10%. Quindi, da questo punto di vista la riforma di Renzi ebbe successo perché si aumentò enormemente in gettito riscosso. In ogni caso, secondo la Commissione europea, “il canone appesantisce le bollette dell’energia che diventano molto più care dell’effettivo dovuto e quindi andrebbe tolto“.

Quali scenari, adesso, si apriranno? Si tornerà all’epoca pre Renzi con gli evasori della tassa sulla tv di Stato pronti alla riscossa (nel senso che non pagheranno più un centesimo) o si studierà un metodo efficace come quello delle bollette? C’è più di un anno di tempo, vedremo cosa succederà a Palazzo Chigi.

IlGiornale

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