Olanda, lockdown alle 17. Allarme anche in Belgio: “Situazione insostenibile”

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Lockdown – L’Europa vara una stretta e teme nuove proteste. Oggi in Italia sfilano i No Pass: tre cortei a Milano.

La nuova variante che arriva dal Sudafrica fa paura e in Europa i Paesi iniziano a prendere misure forti per contrastare la crescita dei contagi. L’Olanda vuole rafforzare il parziale lockdown (già deciso per frenare il picco di casi) puntando sulla chiusura anticipata di bar, ristoranti e negozi. La conferma è arrivata dal premier Mark Rutte. Da domenica «tutti i Paesi Bassi saranno effettivamente chiusi tra le 17 e le 5» del mattino, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa, mentre decine di manifestanti protestavano a L’Aia. Il rischio è proprio questo: che la nuova stretta possa riaccendere le proteste che la scorsa settimana avevano provocato una guerriglia a L’Aia con fermi e feriti. Clima teso anche in Belgio, dove nel mirino dei contestatori era finito il palazzo della Commissione europea. Qui è stato isolato il primo caso di variante sudafricana: una giovane donna che ha sviluppato i sintomi undici giorni dopo aver viaggiato in Egitto attraverso la Turchia. Non aveva alcun collegamento con il Sudafrica o con qualche altro Paese del sud del continente africano. La paziente non era vaccinata, né era stata contagiata in passato. Anche Bruxelles ha varato una nuova stretta con la chiusura dei ristoranti alle 23 e lo stop alle discoteche. Il premier Alexander De Croo ha sottolineato che la nuova ondata ha superato «le più pessimistiche aspettative» degli esperti. «Gli ultimi dati raccolti mostrano», ha aggiunto «che la situazione è degenerata in misura considerevole» diventando «insostenibile». Ora si attende il weekend per capire la reazione dei manifestanti in una situazione simile a quella italiana, che si ritrova a vivere il primo sabato dopo l’approvazione del Super Green Pass. Il diciannovesimo di una mobilitazione che arranca a causa della stretta del Viminale e del moltiplicarsi di indagini e perquisizioni. A Milano nel pomeriggio le manifestazioni potrebbero essere addirittura tre, spezzettando ulteriormente un movimento che mostra segni di stanchezza. La prima, all’Arco della Pace, è stata preavvisata in questura. Le altre due, in piazza Duomo e a Porta Venezia, rimbalzano nelle chat di Telegram dei ribelli.

Meno preoccupazione per il Viminale destano invece le manifestazioni di Roma e Torino, dopo la grande partecipazione della scorsa settimana. Nella Capitale è stato preavvisato un presidio a Ponte Sisto, da un gruppo che non si attende numeroso. A Torino, dopo l’appuntamento in piazza Castello, potrebbe essere concesso anche un breve corteo. Ai tradizionali motivi di protesta, si aggiunge il Super Green Pass approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri, e appoggiato anche dalla Lega di Matteo Salvini, che per questo viene additato come un “traditore” dai No Vax.

LaStampa

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