BURKA REALI E BURKA IDEOLOGICI

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Carlo Giovanardi

BURKA REALI E BURKA IDEOLOGICI – Siamo nel 2022 e dobbiamo vedere sconvolgenti foto dall’ Afghanistan dove le donne sono sottoposte a terribili umiliazioni, con l’ aggravante di un Occidente che le ha vigliaccamente abbandonate al loro tragico destino.
Lo stesso Occidente dove viceversa, in nome di un fondamentalismo diverso, ma altrettanto determinato, si tenta di imporre un pensiero unico su quale debba essere il rapporto tra i sessi, criminalizzando chi tenta di contrastare gli eccessi di fanatismo.

Mi riferisco al recente raduno degli Alpini di Rimini e all’ ondata di fango che li ha colpiti su iniziativa di una associazione locale di femministe .
Fermo restando che qualsiasi violenza o molestia va seriamente condannata e denunciata ( non solo segnalata ), sia che avvenga negli Stadi, in Discoteca, nelle Notti Bianche, sulle spiagge ecc. o nelle Adunate Alpine, a Rimini viceversa si sono criminalizzati preventivamente gli uomini in quanto tali.

Segnalo nuovamente a Selvaggia Lucarelli , che stimo, e che ha chiamato in causa un mio commento, il testo integrale del documento diffuso il venerdi’ precedente la sfilata dalla Associazione femminista “Non una di meno” di Rimini: ” Incredibile ma vero, un gruppo di 400mila uomini, imbevuti di machismo patriarcale, concentrati in un solo luogo alla scopo di ubriacarsi, genera una dinamica di branco in cui si fa a gara a chi ce l’ ha piu’ duro e ognuno si sente in diritto ed in dovere di reclamare il possesso del corpo di ogni donna che gli passa accanto. ” Per poi aggiungere: ” Ma noi non ci stiamo, quelle lunghe penne nere ve le spezziamo ad una ad una “.

Partendo da questo presupposto ideologico l’ Associazione invitava poi tutte non a denunciare, ma a segnalare genericamente molestie ed episodi sgradevoli, quelli poi pervenuti ( anonimi ) nei giorni successivi, portando all’ avvio della macchina del fango e addirittura alla raccolta di ventimila firme per sospendere nei prossimi due anni le Adunate Alpine.
Il presupposto quindi e’ stato, maschio, alpino, adunata uguale a quattrocentomila ubriaconi , molestatori, imbevuti di machismo, predatori di ogni donna che gli passa accanto.
Ora si sa che in Italia ci sono circa 100 mila donne dedite alla prostituzione, ci sono pure donne tossicodipendenti ed alcoliste, esistono pure le ninfomani ma se qualcuno osasse scrivere che in un raduno di donne, organizzato da qualsiasi Associazione femminista, tutte le partecipanti sono puttane, drogate, assettate di sesso ecc., l’ estensore del documento sarebbe prontamente denunciato, fatto visitare alla neurodeliri ed i suoi appelli a comprovare il suo delirio cestinati con urgenza.

Certo che quello che scrivo e’ un paradosso ma e’ di attualita’ nel momento che la stragrande maggioranza dei media ha sposato acriticamente la mega balla delle femministe.
Liberiamo allora le donne mussulmane dal fondamentalismo di chi gli impone il burka ma stiamo attenti a non farci imporre in Italia un burka ideologico che vuole azzerare usi, costumi e tradizioni che lungi dall’ umiliare uomini e donne, ne esaltano la rispettiva identita’, come in questi giorni hanno sottolineato tantissime donne che si sono schierate decisamente dalla parte degli Alpini.

Di Carlo Giovanardi

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