Coree: tensioni per nuovi test missilistici di Pyongyang e Seul

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Coree – Sale tensioni tra le due Coree: Pyongyang ha eseguito un nuovo test militare lanciando due missili bailstici nel Mare Orientale dopo quelli da crociera testati nello scorso fine settimana. Seul ha subito risposto con il primo test di un missile balistico da lancio sottomarino, diventando il settimo Paese al mondo ad avere la tecnologia per il lancio di un Slbm.

La versione di Seul

La Corea del nord ha lanciato “due missili balistici non identificati” dalla sua zona interna centrale verso il mare al largo della sua costa orientale, hanno riferito i Capi di Stato Maggiore di Seul. “Le agenzie di intelligence sudcoreane e statunitensi stanno conducendo analisi dettagliate”, hanno aggiunto, senza fornire immediatamente dettagli sulla portata dei missili.

La condanna di Tokyo

Il premier giapponese, Yoshihide Suga, ha definito il lancio dei missili “oltraggioso” e ha condannato con forza l’azione come una minaccia alla pace e alla sicurezza della regione. “E’ una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite” e “rappresenta una minaccia per la pace e la sicurezza del nostro Paese e della nostra regione”, ha aggiunto.

La risposta sudcoreana

Poi è arrivato l’annuncio che Seul ha eseguito il primo test di un missile balistico da lancio sottomarino, mostrando una tecnologia di cui finora erano dotati soltanto sei Paesi nel mondo. A darne notizia è stata la Casa Blu, il palazzo presidenziale sud-coreano.

La nuova arma

La Corea del nord, che si ritiene sia dotata di 30-40 testate nucleari, ha messo a punto un nuovo missile a lungo raggio capace di colpire obiettivi anche a 1.500 km. Il nuovo lancio arriva a pochi giorni dai test del fine settimana scorso del nuovo tipo di missile da crociera, che ha attirato critiche da parte di Stati Uniti e Giappone, e proprio mentre si trova a Seul il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, che ha incontrato il suo omologo sud-coreano, Chung Eui-yong, e  chiesto che tutti i Paesi agiscano per la ripresa del dialogo sulla questione nordcoreana e “per la pace e la stabilità nella penisola coreana”.

Pechino è il principale alleato diplomatico del Nord e il principale partner per il commercio e gli aiuti, anche se Pyongyang è sotto un blocco auto-imposto dopo aver chiuso i suoi confini all’inizio dello scorso anno per proteggersi dalla pandemia del coronavirus.

Agi

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