Iran: uomo decapita la moglie 17enne che aveva cercato di fuggire

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Iran: Mona e il suo assassino
(Fonte: "Il Giornale di Pantelleria")

Shock in Iran: un uomo ha decapitato la moglie 17enne che aveva tentato di sfuggire al matrimonio forzato e che la sua famiglia aveva rimandato indietro; poi lo stesso uomo è andato in giro sorridente con in mano la testa della ragazza. E’ stato girato un macabro video, condiviso da un’agenzia di stampa chiamata “Rokhna”, poi chiusa dalle autorità.

E’ successo nella città di Ahvaz, capoluogo della provincia di Khusestan, nell’Iran sud-occidentale. I protagonisti di questa agghiacciante vicenda sono Mona Heydari, alla quale, quando aveva 12 anni, era stato imposto di sposare un cugino, e appunto lui: Ghazal Heydari (tra l’altro padre di una bimba di 3 anni). E’ stato arrestato insieme al cognato (al fratello, secondo alcune fonti), nel luogo dove si erano nascosti.

Il marito aveva accusato Mona di averlo tradito. Dopo averla uccisa, si è voluto mostrare a camminare allegramente tenendo il capo mozzato della poverina nella mano sinistra e un coltellaccio insanguinato nella destra.

E’ arrivata la denuncia dei difensori dei diritti umani e delle donne in particolare. Il loro appello è di modificare le leggi, in modo che siano più giuste nei confronti di queste ultime. Attualmente in Iran la sposa può avere minimo 13 anni.

Sul caso di Mona si è fatta sentire anche l’attivista Masih Alinejad, famosa per aver lanciato campagne contro il velo obbligatorio. Ha affermato di avere il “cuore spezzato” per ciò che è stato fatto alla 17enne, anche perché, come ha scritto su un quotidiano riformista, “in Iran un uomo che uccide la figlia di 14 anni viene condannato a otto anni di carcere. Una donna che si toglie l’hijab a 24 anni. Una persona è stata decapitata, la sua testa è stata mostrata per le strade e l’assassino ne era orgoglioso. Come si può accettare una tragedia del genere?”, ha chiesto indignata. Poi ha dichiarato: “Dobbiamo agire affinché i femminicidi non continuino ad aumentare”.

Il quotidiano “Il Giornale” riporta che l’articolo 630 della Costituzione iraniana, assolve l’uomo che compie un delitto d’onore, dopo aver colto la vittima in flagrante adulterio. Una ong di Ahvaz ha denunciato che lì in questi due anni sono state uccise circa 60 donne, per lavare col sangue l’“onore della famiglia”. A rendere ancora più agghiacciante la cosa, è che ci sono state vittime anche di 10 anni.

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