Salento: Di Maio in spiaggia mentre l’Afghanistan cade nelle mani dei talebani

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Salento – C’erano Luigi Di Maio, Michele Emiliano e Francesco Boccia. L’avranno raccontata così i bagnanti del Togo Bay, noto lido di Porto Cesareo che durante una giornata di mare come le altre si sono ritrovati sul bagnasciuga accanto ai tre esponenti politici, insieme alle loro rispettive compagne intenti a ridere e parlare. Di cosa chissà. Ma sono bastati alcune foto finite inevitabilmente finite sui social perché il Ferragosto del ministro diventasse virale. Così come le polemiche.

Forse fra i tre il discorso sarà caduto anche sull’Afghanistan che, proprio nelle ore in cui il ministro degli Esteri Di Maio si rilassava sulla spiaggia del Salento, cadeva paurosamente nelle mani dei talebani, con tanto di manovre di rimpatrio accelerate per il personale italiano ancora a Kabul e di scene di panico all’aeroporto della capitale con le immagini dei tanti afgani che tentavano di scappare dalla violenza jihadista.

Probabile si sia parlato della decisamente più tranquilla politica interna. Del resto su quella spiaggia c’erano alcuni fra i principali fautori della coalizione giallorossa fra Movimento 5 Stelle e centrosinistra. È il caso del governatore Michele Emiliano, che i pentastellati li ha anche fatti entrare in maggioranza, e dell’ex ministro dem Francesco Boccia, fra i primi sostenitori dell’alleanza con il Movimento. I tre sono stati immortalati in numerose fotografie scattate dai bagnanti.

Intanto arrivano le prime reazioni pugliesi. “In piena crisi afgana il nostro ministro degli Esteri Luigi Di Maio è in vacanza a Porto Cesareo. Dicono che stia prendendo informazioni sulla innovativa tecnica di trattamento dei liquami di quella città, così da proporla al governo talebano di Kabul: sversarli direttamente in mare, lasciando spenti i depuratori” è il commento del consigliere regionale Pd Fabiano Amati.

Repubblica

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