Afghanistan – I talebani ora controllano 11 delle 34 province afgane, secondo l’Agence France-Presse. Giovedì, i talebani hanno annunciato il controllo dell’intera città di Kandahar, la seconda città più grande dell’Afghanistan dopo
Mosca ritiene valida la dichiarazione dell’intelligence statunitense sulla caduta di Kabul entro un mese. Le sue valutazioni indicano che l’ISIS vede l’Afghanistan come un trampolino di lancio per l’Asia centrale. Il ministro
I talebani si stanno espandendo ad un ritmo accelerato, in meno di una settimana hanno preso il controllo di 9 province su 34. L’avanzata dei talebani arriva in un momento in cui
Washington – L’inviato di pace degli Stati Uniti è tornato in Medio Oriente per avvertire i talebani di non cercare una vittoria militare sul campo e per trasmettere un messaggio forte che
Sospetti combattenti talebani hanno ucciso un manager di una stazione radio a Kabul, in Afghanistan, e rapito un giornalista nella provincia meridionale di Helmand. Lo hanno riferito alcuni funzionari del governo locale
Afghanistan – I talebani ora controllano 5 delle capitali delle 34 province afgane dopo averne sequestrate tre in sole 24 ore. I militanti talebani hanno aperto le porte della prigione di Takhar,
Dramma in Afghanistan, da quando è iniziato il ritiro americano. Un rapporto di “Save the Children”, reso noto in un comunicato, ha rilevato che dall’inizio di giugno 80.000 minorenni sono scappati dai
Afghanistan – Il movimento dei talebani ha preso il controllo di un piccolo ospedale nella provincia di Helmand per curare i talebani feriti e le forze governative hanno effettuato un attacco aereo.
Una delegazione di talebani ha tenuto colloqui in Cina con alti diplomatici cinesi. La Cina, difatti, sarebbe sempre più preoccupata delle ripercussioni provocate dalla rapida avanzata degli insorti Afghanistan. Arrivata ieri in Cina,
Afghanistan: crisi umanitaria sale il bilancio delle vittime – Le Nazioni Unite hanno riferito che il numero di vittime civili in Afghanistan ha raggiunto livelli record con il ritiro delle forze statunitensi